giovedì 3 giugno 2010

IO STO DALLA PARTE DELL'ALBERO!

A Castelvetro piacentino, paese in riva al Po dove passa l’autostrada Brescia-Piacenza, si vuole costruire un altro pezzo di autostrada, che taglierà la campagna e attraverserà il Grande fiume con un nuovo ponte verso Cremona. La realizzazione di questa infrastruttura avrà un impatto devastante sul territorio, arrivando anche a minacciare uno straordinario esemplare di quercia secolare, soprannominato Mina.
Numerosi cittadini si sono già mobilitati a difesa di questo monumento naturale, simbolo di una resistenza inconsapevole, che tuttavia si va lentamente ma inesorabilmente consolidando: quella contro un Progresso sempre più prevaricante e antiumano.
Ai comitati di cittadini schierati nella difesa del territorio, Movimento Zero Cremona intende manifestare la sua totale solidarietà.


Sin dagli albori, l'uomo ha riconosciuto all'albero un valore sacro e simbolico, in virtù della sua natura di collegamento vivente tra la terra ed il cielo, tra il mondo ctonio e l'universo celeste.
Affondando le proprie radici nelle profondità della terra, infatti, l'albero compie un processo simbolico di introspezione che è la precondizione della sua crescita: quanto più attinge alle segrete energie della terra, tanto più si protende verso il cielo.
Per questo, l'albero si è trovato a simbolizzare, nella maniera più naturale e compiuta, il percorso di ricerca interiore e di elevazione spirituale dell'uomo.
Per noi abitanti delle sponde del Po, mai come oggi l'albero è tornato a rivestire la sua ancestrale funzione simbolica.
La quercia secolare Mina, infatti, non rappresenta solo un inestimabile monumento naturale, ma anche e soprattutto un simbolo vivente di Resistenza, in opposizione all'ennesima, mostruosa follia progressista: il faraonico progetto del Terzo Ponte di Cremona.
Non serve sottolineare l'inutilità di questo delirio di cemento e bruttezza, la cui realizzazione non può essere certo ricondotta agli interessi della collettività e del territorio, quanto più a quelli dei consueti speculatori di turno.
Per questo, difendere Mina, stare dalla parte dell'albero, simboleggia, in fondo, la scelta di schierarsi contro il bieco materialismo moderno e la logica del profitto, in difesa dei valori autenticamente umani.
Ciò di cui abbiamo bisogno noi oggi non è un terzo inutile ponte che contribuisca ad inquinare il nostro territorio e a fare scempio di quanto resta del suo patrimonio naturalistico, ma di riscoprire, attraverso silenziosi testimoni come Mina, il senso profondo della nostra esistenza nel mondo.
Non lasciamo che i soliti profittatori, servi del Progresso criminale, ci privino, ancora una volta, di quanto abbiamo di più prezioso. Mina è un simbolo della nostra condizione di uomini moderni, assediati dal cemento e dalla grettezza: le sue radici sono le nostre.
Difendiamola e difendiamoci.

Movimento Zero Cremona

Vi invitiamo a firmare la petizione promossa dal sito:
www.salviamononnaquercia.com

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