lunedì 29 giugno 2009

Sabato 4 Luglio: MZ Cremona in Galleria

Avvisiamo tutti gli utenti del blog che sabato 4 luglio, dalle ore 11 alle 17, Movimento Zero Cremona sarà presente con un banchetto presso la Galleria 25 aprile, per proseguire la raccolta firme contro la dittatura bancaria e per la distribuzione di materiale informativo volto a sensibilizzare la popolazione circa il tema della crisi economica.
Durante il banchetto verrà effettuata una distribuzione GRATUITA de La Voce del Ribelle, il mensile di informazione diretto da Massimo Fini.

Vi aspettiamo numerosi.

martedì 9 giugno 2009

Salini Presidente... sempre più soli.

Con la vittoria di Massimiliano Salini alle elezioni amministrative Provinciali, la battaglia per la difesa del territorio contro la proliferazione delle discariche di amianto si fa decisamente in salita.
Questo non solo in considerazione del fatto che la Provincia di Cremona perde uno dei suoi più convinti difensori istituzionali, il presidente uscente Giuseppe Torchio, ma anche e soprattutto perchè Salini è espressione locale ed emanazione di quel potere regionale che vorrebbe seminare il nostro territorio di discariche.
Fa un certo effetto vedere il principale sponsor politico degli scempi di Cappella Cantone e Cingia, Gianni Rossoni, brindare sorridente col suo bicchierino di carta in compagnia del neoeletto presidente della Provincia. Un quadretto allegro e gioviale, cui manca solo il terzo festeggiato: l'amico cavatore.
Sia chiaro al nostro paziente ed attento lettore che questo nostro amaro sfogo non costituisce una professione di fede politica: avversare Salini e i signori dell'amianto della regione non significa prendere le parti della sinistra, ma semplicemente riconoscere quali scelte contingenti risultano più auspicabili per il nostro territorio.
Movimento Zero Cremona non nutre alcuna speranza sul fatto che il nuovo presidente della Provincia, Massimiliano Salini, possa spendere una sola parola contro le discariche di Cappella Cantone e di Cingia: non ne ha nè la volontà nè l'interesse.
Dunque inutile illudersi ulteriormente: ora più che mai i cittadini sono soli nella loro battaglia, privati del supporto delle loro istituzioni più prossime. Questo tuttavia non deve scoraggiarli dall'intraprendere qualsiasi azione legale e necessaria per ribadire la propria opposizione alle inique pianificazioni regionali, ma anzi, dovrebbe spingerli a colmare quel vuoto lasciato dalle istituzioni con la propria spontanea iniziativa.
Il cammino non si ferma ma prosegue, anche nella consapevolezza che oggi siamo desolatamente più soli di ieri.
Coraggio e determinazione.