lunedì 10 marzo 2008

VIA la Tamoil da Cremona!

Destano allarme, rabbia e sconforto le dichiarazioni del presidente dell'Arpa, Paolo Beati, rilasciate nel corso della riunione tenutasi in Provincia venerdì scorso, presenti le commissioni Ambiente di Comune e Provincia . Secondo il presidente Arpa, la bonifica dei terreni interni alla Raffineria Tamoil non sarà possibile fino a che l'impianto resterà in attività. Quella delle aree circostanti è giudicata difficile e costosa e la sua opportunità verrà decisa solo dopo una valutazione approfondita dei rischi sanitari. La barriera idraulica in funzione da settembre sembra aver in parte arginato la fuoriuscita di inquinanti dal sito della Tamoil, anche se, per espressa ammissione dei tecnici, nessuno può ancora accertare di aver arginato la contaminazione.
Nel frattempo, la campagna di indagini iniziata in autunno ha evidenziato una situazione che è eufemistico definire inquietante: Flora, Bissolati e Cral Tamoil sembrano essere le zone più colpite. In particolare alla Bissolati sono state rilevate concentrazioni spaventose di inquinanti: primo tra tutti il benzene (noto agente cancerogeno), presente in una quantità 23mila volte superiore ai limiti di legge! A completare la vergognosa rassegna concorrono altre porcherie di raffineria, tra le quali il toluene, l'etilbenzene e lo xilene, per una concentrazione complessiva di idrocarburi che supera di ben cinque volte i limiti di legge.
In conclusione: dieci amministratori della Tamoil, membri dei CdA avvicendatisi dal 1999 al 2007, sono attualmente indagati per avvelenamento delle acque e i soci della Bissolati hanno già chiesto alla Asl un'indagine statistica interna sulle morti per tumore.
Ci chiediamo tutti chi mai pagherà per i rischi arrecati alla salute dei cittadini nonchè per il grave attentato all'integrità del territorio. Confidando nell'intrinseca incapacità della giustizia italiana, ci risulta facile affermare: NESSUNO.
Intanto, la distilleria di veleni alle porte della nostra bella città continua indisturbata la sua degradante attività. Finchè l'impianto di raffinazione continuerà a funzionare, è impensabile procedere ad una efficace bonifica della zona e il rischio di inquinamento non potrà mai dirsi scongiurato.
La salute dei cittadini e la salvaguardia del territorio sono valori supremi, dinnanzi ai quali non è lecito opporre ragioni di ordine economico. Cittadini, levate alta la vostra voce: LA TAMOIL DI CREMONA VA CHIUSA!

Per ulteriori approfondimenti, vi consigliamo questa ottima inchiesta de Il Vascello.

6 commenti:

Antonio Nemo ha detto...

Anche se non fisicamente, sono con voi nello spirito! Avanti con questa sacrosanta battaglia!

MZCremona ha detto...

Lo Spirito conta! Grazie per la solidarietà!

Massimo Cabrini psicologo dello sport ha detto...

Bene.Ma vorrei anche fare qualche domanda ai dirigenti della Bissolati.Perchè sono cosi teneri con la Tamoil ? Perchè non la denunciano ? Perche' si cerca di sminuire ?Perchè ci si fida delle analisi dell'ARPA ( emanazione della politica) e non si fanno fare delle analisi ad università indipendenti? Siamo proprio sicuri che gli amministratori si sono comportati, come dice il codice civile, come dei bravi padri di famiglia

Massimo Cabrini psicologo dello sport ha detto...

Alcune domande che vorrei fare al presidente e vice della Bissolati.Perchè hanno paura a denunciare per danni la Tamoil ? Perchè si fidano delle analisi dell'ARPA ( emanazione della politica)`e non commissionano a qualche università indipendente un 'analisi accurata dell'aria e terreno? Si sento proprio cosi sereni in coscienza del loro operato? Non vorrei che divenissero i nostri Bassolino e Jerevolino

tootsie ha detto...

perchè non vi chiedete come mai alla 'leonida bissolati' è scoppiato 'ste bubbone? forse perchè la tamoil ha smesso di elargire palanche e sponsorizzare le attività agonistiche, squadre sportive, tennis e canoa comprese?
e perchè non vi chiedete come mai presso la 'leonida bissolati' s'è sempre fatto largo uso dell'acqua di falda per uso irriguo e sanitario (docce comprese)? forse per non caricare i soci anche delle bollette aem?
tranquilli... a breve verrete accontentati, tempo 2/3 anni e la tamoil chiuderà... nel frattempo le famiglie dei dipendenti e della quota parte indotto, circa mille persone, verremo a mangiare a casa vostra... ;-)
ps: fermo restando che ora, vista l'imminente chiusura della raffineria tamoil, trasformata in 'deposito', i lavori di bonifica del territorio graveranno sul comune, ergo sulle tasche dei cittadini. contenti voi, e noi tutti...

MZCremona ha detto...

Caro tootsie, il ricatto della perdita dei posti di lavoro, come sempre, è l'arma retorica per eccellenza... intanto però la gente è morta, muore e continuerà a morire.
Se alla Tamoil fossero stati a suo tempo internalizzati i danni ambientali che ha prodotto (calcolati ad ampio spettro), sarebbe già chiusa da anni.
Grazie dell'intervento.